COMUNICATO STAMPA
Domenica 6 maggio si è svolta lungo il litorale pesarese la "XXII coppa città di Pesaro" di pesca in apnea, terza gara di qualificazione della zona SEI (Marche/Umbria).

  Domenica 6 maggio si è svolta regolarmente a Pesaro la ventiduesima edizione della "Coppa Città di Pesaro" di pesca in apnea. Ottima l’organizzazione del Centro Subacqueo Pesaro che disponeva lungo il campo di gara i mezzi per la direzione di gara e l’assistenza, con a bordo medico e sub di soccorso messi a disposizione dal gruppo di Protezione Civile del Sub Tridente Pesaro, mentre vari gommoni assistevano i 38 atleti scesi in acqua.
  Le acque risultavano limpide ma con temperatura molto bassa, risultato di un inverno straordinariamente gelido nelle Marche e nevicate inusuali; la distribuzione dei pesci era molto disomogenea, ampi tratti del campo di gara risultavano deserti o popolati di prede di scarso peso, mentre i pochi pesci presenti si concentravano nel bassissimo fondale o negli anfratti delle scogliere. Le catture più consistenti di prede, nella prima ora di gara, venivano realizzate dagli atleti di casa, in particolare l’esperto Campeggi ed i compagni di squadra Ricci, Della Martire, Zagaglia tutti del Sub Tridente di Pesaro. Scarsissime le prede invece per chi aveva tentato le catture con la tecnica dell’aspetto in acque più profonde.
  Vari atleti tentavano la cattura lungo le scogliere frangiflutti utilizzando fucili corti e fiocina. Tra questi gli anconetani Galassi, Cioffi e Barbotti che infilavano alcuni cefali. Avevano invece difficoltà a realizzare dei carnieri atleti esperti come i pesaresi Galli, Giunta e Semprucci, gli anconetani Palazzetti e Saitta mentre lo jesino Curzi vincitore dell’ultima prova svoltasi a fine aprile conteneva i danni con la cattura di un cefalo.
  La pesatura veniva svolta al rientro a terra presso la sede nautica del Centro Sub Pesaro; il giudice di gara Maurizio Tonelli, coadiuvato dal vice giudice Gian Luca Santarelli e dal direttore di gara Ivano Pieri, procedeva alla pesatura e stilava la classifica. Molti gli atleti che si vedevano scartare molte prede per pochi grammi.

      Fabio Fiori