COMUNICATO STAMPA
Terminata la pausa estiva riprende la stagione agonistica della pesca in apnea.

  Domenica 12 ottobre si è svolta ad Ancona la XXVI edizione del "Trofeo FIPSAS-Monsub/V Memorial Italo Falcetelli" di pesca in apnea, in ricordo di Italo Falcetelli pioniere della subacquea sportiva della vallesina ed instancabile organizzatore di manifestazioni. La gara si è svolta con un tempo finalmente stabile dopo oltre un mese di perturbazioni e mare mosso e torbido. Ben trentadue i concorrenti iscritti e presenti alla partenza. Ottima l’organizzazione del Monsub di Jesi che, con la collaborazione del Marina Dorica spa, disponeva lungo il campo di gara tre mezzi veloci per la direzione di gara, il giudice e l’assistenza, con a bordo medico e sub di soccorso, mentre dodici gommoni trasportavano ed assistevano gli atleti.
  La gara iniziava alle ore 9.40 al centro del campo di gara davanti al "Passetto" di Ancona. Gli atleti, che erano scesi in acqua quasi tutti con arbalete lunghi fidando nel mare calmo, dopo pochi tuffi si rendevano conto che l’acqua sulle secche più al largo era invece torbida e fredda; per questo molti si dirigevano nuotando velocemente verso riva alla ricerca di maggiore visibilità ma qui i pesci erano scarsi.
  Alcuni degli atleti più esperti sostituivano invece i fucili lunghi con dei corti oleopneumatici armati di fiocina e si spostavano ancora più al largo, al confine tra scoglio e sabbia ove la visibilità era inferiore al metro ma dove erano presenti bei cefali ed anche qualche preda di maggior valore. Per tutta la prima ora si segnalavano poche catture; l’anconetano Barbotti, nell’acqua torbida infilava una spigola di poco inferiore al chilo, un cefalo ed una mormora; Palazzetti alla estremità nord del campo gara catturava un paio di cefali mentre il pesarese Trebbi alla estremità sud catturava un cefalo ed una mormora. Giaccaglia dopo due ore aveva solo tre cefali di piccola taglia. Più al largo il pesarese Campeggi trovava al confine tra scoglio e sabbia alcuni branchi di pinnuti e riusciva a catturare due spigole, tra le quali una di un chilo e 100 grammi che risulterà la preda più grande della giornata ed una orata di mezzo chilo.
  Vista la scarsità di prede sotto costa anche altri atleti si spostavano al largo e sempre al confine tra scogli e sabbia riuscivano a catturare alcune mormore e cefali di peso. Tra questi Palazzetti che catturava altri quattro grossi cefali portando il suo carniere a sei prede e Giaccaglia che nell’ultima ora di gara catturava tre grossi cefali ed una corvina di poco superiore ai trecento grammi. La pesatura veniva svolta al rientro al Porto Turistico "Marina Dorica"; il giudice di gara Diego Fiori, coadiuvato dal direttore di gara Stefano Della Fortuna e dalla segreteria di gara, sbrigava in pochi minuti le formalità e stilava la classifica. La spigola di Barbotti pesava 996 grammi e così non scattava il bonus per le prede superiori al chilo relegando l’anconetano al quarto posto. La spigola di Campeggi pesava invece un chilo e 100 grammi; grazie ai bonus, introdotti nel regolamento federale 2008, la preda insieme ad altri quattro pesci, gli faceva raggiungere il gradino più alto del podio.
  La premiazione, avvenuta dopo il pranzo di rito, è iniziata con un minuto di raccoglimento in memoria dello scomparso Italo Falcetelli.

      Fabio Fiori