COMUNICATO STAMPA

  Ormai è certo che non si può fare più affidamento sulle previsioni del tempo e tanto meno sull’andamento climatico storico che vuole da sempre giugno come il mese iniziale dell’estate con giornate soleggiate e mare calmo, ma si deve vedere e vivere la situazione giornalmente con le sue inaspettate novità. Le date dei primi di giugno per i due campionati di pesca subacquea a coppie che si sono disputati presso la Sezione della Lega Navale Italiana di Mola di Bari il 4 e 6 giugno scorsi, hanno visto nel primo giorno di gara la presenza della pioggia sottile e costante con mare calmo ed il secondo giorno caratterizzato da un discreto vento di maestrale che ha creato non poche difficoltà alle barche e gommoni di assistenza ed accompagnamento durante tutta la gara; in compenso nelle due giornate c’è stato un doppio comune filo conduttore: la mancanza quasi completa del pesce e la perfetta macchina organizzatrice della Lega Navale!!!
  Contrariamente anche a quanto la Federazione e gli organizzatori avevano ipotizzato, la presenza di atleti è stata estremamente modesta nonostante la grande novità voluta dalla Federazione, di garantire l’accesso alle semifinali alla coppia vincitrice. Si trattava di un vero e proprio esame di riparazione che la Federazione ha voluto istituire per tutti coloro che per un qualche motivo hanno fallito le qualificazioni con le selettive zonali, ma probabilmente questo aspetto non è stato ben recepito dagli atleti a cui era destinato. Si sono presentate alla prima competizione solo 24 coppie per il 4 giugno, e fra queste spiccava la presenza di una coppia mista formata da Patrizia Fano e Giuseppe De Leonardis della LNI Mola di Bari.
  Alla fine sono stati proclamati vincitori del titolo di Campioni d’Italia di pesca subacquea a coppie, due atleti del Circolo Sommozzatori di Bari Vitantonio Savino e Francesco Annoscia con un discreto carniere che comprendeva anche una bella orata ed un dentice; seconda classificata la coppia composta da Congedo Alessandro e Montinaro Gianpietro , AS Atlantide Copertino ed I Corsari di Lecce, la terza coppia classificata era composta da Cuccaro Rocco e Pacifico Giovanni del Barracuda Diving di Taranto. Poichè la prima coppia classificata era composta da Savino che è già classificato per la finale dell’assoluto avendo ottenuto un bellissimo quarto posto negli assoluti del 2009, e nella seconda coppia sia Congedo che Montinari avevano appena ottenuto la qualificazione nelle loro selettive zonali, la terza coppia classificata acquisiva il diritto di partecipare alle semifinali della propria zona che si terranno nel Salento fra due settimane.
  Nel secondo campionato, quello che si disputava attuando il regolamento ecologico di Massimo Scarpati, il numero di partecipanti si riduceva drasticamente a 12 coppie ed anche in questo caso spiccava la presenza di una coppia mista diversa dalla precedente e formata da due giovanissimi triestini doc e cioè Svara e Maltese. La giornata è stata caratterizzata da un mare ben formato che tendeva a scendere anzi le previsioni lo davano in veloce discesa per cui si è deciso l’inizio confidando nella "scaduta" del maestrale. Il grande rammarico di tutti è stato il fatto che il protagonista principale della giornata e cioè "il pesce" si è dato latitante per cui quelle poche prede portate al peso non hanno permesso un reale confronto del punteggio del regolamento Scarpati con il regolamento tradizionale.
  I vincitori del titolo sono stati Ascione Angelo ed Esposito Massimo dell’Anthias Sailing Moon, secondi classificati Cascione Pietro e Raimondi Onofrio della LNI Mola di Bari e terzi Sorvino Pietro e Gloria Wiliams del ANS Pesca. In futuro si cercherà di effettuare la gara in un periodo che consenta una buona diversificazione del pescato per dare al regolamento ecologico il giusto merito e la giusta valutazione che merita.
  In conclusione non si può non mettere in evidenza la perfetta macchina dell’organizzazione che ha curato tutti i particolari e soprattutto non ha concesso nulla all’improvvisazione anche sui campi di gara: barche che controllavano perfettamente il perimetro, gommoni e piccole imbarcazioni che internamente al campo gara fornivano un continuo controllo ed assistenza ai concorrenti ma che agivano in massima discrezione non infastidendo e quindi non disturbando l’azione dei concorrenti; mezzi di intervento quali Carabinieri sommozzatori, squadra sommozzatori Polizia di Stato, due gommoni della Protezione civile del Circolo Sommozzatori di Bari, motovedette dei Carabinieri e della Guardia di Finanza... insomma tutto perfetto e con il solo grande rammarico degli organizzatori e dei dirigenti FIPSAS di non essere stati assolutamente ben capiti da tanti atleti che avrebbero invece dovuto capire che non si trattava di una semplice gara e trofeo, ma era ben altro: fra tutti però lo hanno ben capito e meritatamente utilizzato Cuccaro e Pacifico.